L'IMPOLLINAZIONE MECCANICA DEL KIWI

 


 
 



PUNTI ESSENZIALI PER UNA BUONA IMPOLLINAZIONE DEL KIWI

Poiché questo è il momento fondamentale per la qualità della produzione si riportano i seguenti punti:
PRESENZA DEL POLLINE
È essenziale un adeguato rapporto di piante maschili e femminili (1:4) e\o la presenza di innesti.

TRASFERIMENTO DEL POLLINE
- Corretta potatura invernale: numero adeguato di rami e disposizione ordinata sui fili laterali;
- Potatura verde pre-fiorale con eliminazione dei succhioni;
- Distribuzione del polline:
Manuale: efficace ma onerosa
Meccanica: veloce ma con risultati meno costanti;
Nota: attenzione a non sottrarre polline all’impianto. L’ideale è la raccolta di polline su
piante appositamente predisposte (file dedicate) o l’acquisto del polline.
- Movimentazione dell’aria: veloce, ma è indispensabile cogliere il momento ideale per non
disperdere il polline;
- Azione entomofila: il risultato dell’apporto delle api, forse non sempre costante, dipende dal
rispetto di alcune condizioni:
Forza della famiglia che deve essere in piena crescita;
Almeno 8-10 arnie ad ettaro;
Collocazione ad inizio fioritura delle piante femminili;
Dislocazione in campo distribuita su più file e non concentrate in un solo luogo.
Esclusione dell’impiego di prodotti dannosi (specie neonicotinoidi) anche negli
appezzamenti vicini.

CONDIZIONI CLIMATICHE OTTIMALI
- Umidità relativa elevata (80%): si possono creare tali condizioni con attivazione degli impianti esistenti sia sovrachioma (antibrina) sia sottochioma con quelli a spruzzo: nel primo caso l’accensione va limitata all’epoca immediatamente pre-fiorale. Ovviamente irrilevante l’azione di quelli a goccia.
- Evitare in questo periodo lo sfalcio del tappeto erboso al fine di aumentare l’umidità
relativa.
- Temperature ottimali 20-25°C.
Nota: l’applicazione di prodotti fitoregolatori nelle fasi pre-fiorale e fiorale, proposta da alcune parti, non trova al momento nessuna evidenza di risultati.